lunedì 27 luglio 2020

" DEA "


  DEA 

( di Cesare Bovio )


Scendeva altera e bianca
come statua di sale senza corpo nè sangue
passo dopo passo
seguendo il sentiero  roccioso che degradava  verso la battigia
sembrava  un’anima  finalmente libera
mentre fissava l’immensità del mare sottostante
ed imbeveva i suoi occhi del luccicchio che emanava dalle onde  del mare
che come specchi balucinanti  riflettevano quegli antichi ed eterni bagliori 
baciate alternativamente ed incessantemente dal chiarore lunare
mentre il profumo della macchia mediterranea la inebriava
e più che donna…si sentiva una dea  uscita dal limbo
spinta da un bisogno incontenibile di immergersi nelle acque del mare 
forse per purificare la sua anima e uscirne nuova
in attesa del primo sole che avido di quelle gocce salate
l’avrebbe resa luminosa ed astrale… come evanescente cometa

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