LA TELEFONATA
( di Cesare Bovio )
-Telefonò verso le cinque del mattino
-Con voce dolce, quasi da bambino…
-Lui le rispose
di parlar più forte
-Lei di rimando: “ Sei stato estratto a sorte”
-E Lui felice: “Beh, era ora finalmente !!!
-Sai fino ad oggi,
non ho mai vinto niente”
-Restò deluso quando Lei rispose allora:
“ Non hai capito !!
E’ giunta la tua ora !!”
-Lui fu tentato di riagganciare
-Ci ripensò, ma volle contestare:
“Cosa sarebbe
questa improvvisata ?
E poi,…..non basta una telefonata !!
-Se tu sei quella che vorrebbe le mie penne
Dovresti usare un modo più… “solenne”
-E Lei allora “Ma sai… i tempi son cambiati
-Ed anche noi ci siam
modernizzati
-Perciò amico mio, datti una mossa
-Perché sei già
coi piedi nella fossa”
-Lui, furbo, per cercar di scapolare
-Le disse: “Sai….domani ci ho da fare”
“Dovrei andare in Banca… Bollette da pagare….”
“Perciò… sarà opportuno rimandare”
-Ma Lei rispose: “Figliolo, domani è la tua “Festa“
“E se non vuoi venire, ti do una botta in testa…”
Così -dopo aver chiuso il gas, finestre e porte-
Lui se ne uscì di casa…con la Morte…
dal
volume inedito dell’autore :
“ Un’occhiata sul Pianeta ”
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