venerdì 29 luglio 2016

Lasciatemi sognare…



Lasciatemi sognare
( di Cesare Bovio )


Ginger Rogers  e  Fred Astaire  erano i miei idoli  !!!

Irraggiungibili eroi incorporei… che dallo schermo di un piccolo Cinematografo di  periferia trasmettevano sogni e visioni di un mondo irreale e fiabesco ad un ragazzino di appena nove anni, facendolo evadere –almeno per qualche ora- dal grigiore di una vita monotona  e ripetitiva, in quella austera  Torino, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale.

Per sfruttare appieno i miei 20 centesimi (  elargiti con magnanimità dal papà come paghetta  domenicale ) io, insieme a qualche coetaneo, mi appostavo davanti al Cinema Manzoni ancor prima dell’orario di apertura, che -se ben ricordo- avveniva verso le ore 14, 30… di modo che  -non appena l’accesso era consentito- mi tuffavo alla cassa con il mio prezioso  “ventino” nichelato che esibivo in bella mostra tenendolo tra indice e pollice e subito consegnavo -con un misto di perplessità e di orgoglio- ad una anziana…indifferente cassiera.

Poi, veloci…io e gli amici… correvamo a sederci  ridacchiando e parlottando  “sommessamente”…
per non risvegliare le ire di Peppino, un ometto burbero e bonario… che fungeva da “maschera” del cinema ed evitare così di farci catapultare di nuovo in strada…

Entrare per primi ci consentiva di rivedere il Film anche tre volte di seguito, perché allora non vi era obbligo tassativo di lasciare la sala al termine del primo spettacolo e quindi noi ce ne restavamo incollati sulle nostre scalcagnate poltroncine, abbandonando la ambita posizione soltanto verso sera, ( per arrivare a casa in tempo per la cena ed evitare così rimproveri per l’eccessivo ritardo da parte dei rispettivi genitori ).

Chiaramente il padrone del Cinema non vedeva di buon occhio questi tre o quattro monelli che
-fermi come chiodi piantati nel muro-  occupavano alcuni posti per lunghe ore ( posti che forse avrebbero potuto  essere occupati -ad ogni  fine spettacolo-  da altri spettatori ) ma , ben sapendo che questi discoli erano “clienti fissi e paganti” ed ogni domenica tornavano regolarmente con il proprio “ventino” per vedere anche i Films  “western”  (dove appariva un altro loro idolo di allora : Tom Mix) apportando quindi un piccolo, ma continuativo contributo alla sua attività, egli taceva …  guardandoci però in cagnesco…

-Le pellicole a quell’epoca erano in “bianco e nero”, ma forse a colorarle nel mio immaginario provvedeva la mia fervida fantasia…(compagna inseparabile che mi porto dietro fin dalla nascita).

-Infatti -non appena iniziavo ad ascoltare le musiche divine di Irving Berlin o di Cole Porter e seguivo sullo schermo i fantastici balli dei protagonisti-  mi trovavo magicamente proiettato
in un’altra dimensione, dimentico di tutto ciò che mi circondava e forse quella sgangherata poltroncina su cui mi trovavo seduto, diventava improvvisamente per me... una sorta di
trono regale circondato da nuvole, dove felice provavo sensazioni irripetibili
( rimaste tuttora inalterate).

-Ricordo in particolare una Domenica pomeriggio in cui
me ne stavo in attesa dell’apertura  di quella  “magica” sala cinematografica  che mi consentiva  l’accesso a mondi fantastici e guardavo incantato la Locandina colorata del Film in programma quel giorno : “Cappello a cilindro” film divenuto poi un vero “cult” per gli amanti del genere ( diretto da Mark Sandrich su musiche di Irving Berlin  ed interpretato dai miei due idoli : Ginger Rogers e Fred Astaire).

-Questo superbo “mixer” di Musiche splendide e di fantastici balli degli interpreti, si è poi tradotto nel mio immaginario in qualcosa  di personale che ha dato consistenza ai miei sogni, rendendoli   quasi reali e tuttora .nei momenti di sconforto- a volte trovo rifugio in questa oasi fiabesca.

-Purtroppo in questo mondo  pazzo di oggi, tanta gente viene uccisa crudelmente per le ragioni più disparate ed assurde; fortunatamente però…nessuno potrà mai  uccidere i miei sogni…!!! 


dal volume inedito dell’autore :

Un’occhiata sul Pianeta

                          (Immagine tratta da Internet)
 

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